"Donne senza uomini, tratto dal romanzo di Sharnush Parsipur, ha avuto un Leone d’argento alla Mostra di Venezia nel 2009: è un film (...) nel quale si uniscono la denuncia della condizione femminile in Iran e la sua visione artistica, si mescolano con effetti ammirevoli politica e arte, società, umanità e poesia.
La vicende di quattro donne di diverse età ed estrazione sociale sono collocate in Iran nell’estate 1953, quando le speranze del Paese e l’azione del presidente Mossadegh, il primo democraticamente eletto che subito aveva nazionalizzato il petrolio, furono spezzate da un colpo di Stato realizzato da inglesi e americani che fece tornare sul trono lo Scia. Nel clima acceso di aspirazioni e delusione, quattro donne cercano di salvare se stesse: una ragazza schiavizzata dal fratello fanatico religioso che le vieta persino di ascoltare le notizie politiche alla radio; una giovane prostituta nauseata dai propri clienti; la moglie di un generale, signora benestante che non riesce più a sopportare il marito; una donna violentata. Tutte e quattro tentano di sfuggire agli uomini dai quali hanno ricevuto il peggio, tutte e quattro amano un decadente giardino di orchidee, tutte e quattro sono libere e la libertà dà loro una forza inaudita".