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Coraggio civile in Arabia Saudita

Omar lo paga con il carcere e 300 frustate

Omar al-Hamid al-Said ha 22 anni, ed è il più giovane attivista della Saudi Association for Civil and Political Rights (ACPRA) a essere detenuto.

Il 12 dicembre Omar è stato condannato a quattro anni di carcere e 300 frustate, con il divieto aggiuntivo di lasciare il Paese per altri quattro anni una volta scontata la pena.
Le accuse formali sono disobbedienza al governo, appartenenza a un’organizzazione non riconosciuta, incitamento ai disordini mediante convocazione di manifestazioni e danno all’immagine dello Stato attraverso la diffusione di false informazioni. In realtà ciò che ha condannato Omar è stata la sua appartenenza all’ACPRA, associazione che svolge campagne pacifiche per la promozione dei diritti umani in Arabia Saudita.

Il suo arresto si inserisce nel giro di vite che il governo saudita ha imposto nei confronti di qualsiasi forma di dissenso, culminato con l’approvazione della nuova legge antiterrorismo. Il 2013 ha visto numerosi attivisti arrestati, interrogati o intimiditi, e a tre fondatori dell’ACPRA - Abdullah bin Hamid bin Ali al-Hamid, Mohammad bin Fahad bin Muflih al-Qahtani e Abdulkareem Yousef al-Khoder - sono state inflitte pene detentive dagli 8 agli 11 anni.

Amnesty International ha adottato Omar al-Hamid al-Said come prigioniero di coscienza incarcerato unicamente per la sua attività di dissidenza pacifica.

10 gennaio 2014

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