Beppe Grillo riscrive Primo Levi, stravolgendo la poesia che apre Se questo è un uomo e pubblicando un’immagine dell’ingresso di Auschwitz in cui compare la scritta P2 Macht Frei.
“Se questo è un Paese” è il titolo dell’intervento pubblicato sul blog del leader del Movimento 5 stelle, che non esista a usare uno dei testi simbolo della tragedia della Shoah per i propri fini elettorali, servendosi della testimonianza di una tragedia storica, umana e personale per sferrare l’ennesimo attacco al Quirinale, ai partiti e alle istituzioni.
Durissima la reazione della comunità ebraica. "Con l'ultima infame provocazione - si legge nella nota diramata da Renzo Gattegna, presidente UCEI - Beppe Grillo pubblica sul suo blog una immagine dell'ingresso di Auschwitz con la scritta 'P2 Macht Frei' e storpia le parole dei celebri versi di Primo Levi con cui si apre Se questo è un uomo per solleticare i più bassi sentimenti antisemiti e cavalcare il malcontento popolare che si addensa in questi tempi di crisi. È un'oscenità sulla quale non è possibile tacere. Si tratta infatti di una profanazione criminale del valore della memoria e del ricordo di milioni di vittime innocenti che offende l'Italia intera".
Immediata la condanna anche da parte di Emanuele Fiano - figlio di Nedo, unico superstite di tutta la sua famiglia deportata e sterminata ad Auschwitz. ”A tutto c’è un limite – ha dichiarato Fiano – Insultare la tragedia della Shoah, le sue vittime e anche la persona di Primo Levi, morto suicida per non essere riuscito più a sopportare lo strazio del ricordo, è proprio non avere idea di cosa significhi quella sofferenza”.