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Noa, voce canora di Dio e dell'amore

la musica per la pace

Noa in concerto

Noa in concerto

Achinoam Nini (אחינועם ניני ), conosciuta con il nome d’arte di Noa, è una cantante israeliana nata a Tel Aviv il 23 giugno 1969 da genitori yemeniti trasferitisi nella “terra promessa” prima ancora della nascita dello Stato di Israele, costituito nel 1948 a seguito della risoluzione dell’ONU.

Conservo un ricordo forte ed emozionante di Noa, mia cantante prediletta. L’ho conosciuta a Bisceglie il 12 agosto del 2003, durante la conferenza stampa condotta dal giornalista del TG1 Francesco Giorgino, conduttore della serata Notte mediterranea: “uno spettacolo-evento per parlare di pace, favorire il dialogo fra religioni e culture diverse, promuovere l’incontro fra i popoli del Mediterraneo”. La presentazione di allora, purtroppo, è ancora di attualità e la pace non è ancora apparsa all’orizzonte. L’intento – spiegava Giorgino - era quello di “sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del dialogo fra i popoli in conflitto del Medio Oriente. In palcoscenico ci sarà la nota cantante Noa con i Solis String Quartet, Radiodervish, Michele Lobacaro, il cantante palestinese Nabil, Tony Esposito, Moran Atias, Hafez Haidar e il frate Ibrahim Faltas che è salito agli onori delle cronache per essere stato protagonista dell’assedio alla basilica della natività di Betlemme da parte delle truppe israeliane. In quella occasione è stato il portavoce dei palestinesi e dei giornalisti occidentali. Notte Mediterranea sarà anche un talk Show per abbattere le barriere dell’odio e dell’ingiustizia attraverso la contaminazione fra generi musicali”.

Contrariamente a un’opinione diffusa, Noa non è sempre vissuta in Israele. Nel 1970, quando aveva solo un anno, i suoi genitori si erano trasferiti a New York, dove il padre, medico, insegnava all’università. Anche se la vita americana regalava alla giovane artista un’esistenza tranquilla e incredibili occasioni di crescita nell’ambito musicale e canoro, Noa ha preferito ritornare nel Paese dove era nata. In un’intervista ha dichiarato: “Sono rimasta fino a diciassette anni a New York, dove ho studiato e fatto le prime esperienze artistiche. Una crisi d’identità e il richiamo della mia terra, un giorno, mi hanno spinto a tornare in Israele. Mi sono formata a New York, ma non potrei mai vivere lontano da Israele. Il canto è la fonte del mio amore”.

Al suo arrivo in Israele Noa ha completato la sua formazione in campo musicale presso la Rimon School e ha prestato il canonico servizio militare per due anni. Ha poi conosciuto il medico pediatra Asher Barak e dal loro matrimonio sono nati tre figli: Ayheli, Enea e Yumun.

Oggi Noa è una cantante carismatica e spirituale, che mescola armoniosamente jazz, rock americano e suggestioni mediorientali, utilizza la musica e il canto come strumenti per abbattere i muri dell’odio, dell’intolleranza e dell’ingiustizia ed è impegnata a creare un ponte di dialogo tra i palestinesi e gli israeliani per costruire un mondo pacifico dove viga sovrana la legge dell’amore e della fratellanza universale.

“Per noi è quasi normale - racconta - trovarci in mezzo al caos, alle sirene, alle tragedie. Poi arrivano la calma, le parole, la speranza... E poi ricomincia la paura. Il processo di pace è come un parto: un dolore immenso da cui nasce la vita".

L’artista appoggia la politica del presidente palestinese Abu Mazen, che cerca il dialogo per instaurare la pace con Israele, e condanna fermamente gli estremisti palestinesi fautori di morte e di distruzione.

Al contrario, ammira le persone modeste che lavorano nell’ombra per la realizzazione della pace:

“C'è molta gente che lavora sempre e pazientemente contro la violenza, senza gloria e senza sensazionalismo. Io amo queste persone, sono i miei eroi“.

La cantante israeliana è amatissima anche in Italia, soprattutto per la sua interpretazione nel 1994, in Vaticano, di un'Ave Maria dinanzi a Papa Giovanni Paolo II, che ha commosso il mondo, e come protagonista di numerosi festival di musica etnica e pacifista.

Il 5 luglio 1996, ha partecipato in Piazza del Plebiscito, a Napoli, ad un concerto per la pace con Antonello Venditti.

Nel 1997, il geniale artista comico e regista Roberto Benigni l’ha scelta per cantare Beautiful That Way, tema principale della colonna sonora del celeberrimo film premiato con l’Oscar La vita è bella , scritta da Nicola Piovani.

Il primo settembre 2001, nell’ambito dell’annuale meeting United Artists For Peace promosso dai Frati Francescani della città di Assisi, Noa è stata insignita del premio “Artista per la pace” e il 16 ottobre 2003 è stata nominata “Ambasciatrice di buona volontà” dall’organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura delle Nazioni Unite (FAO).

Lo spettacolo di Bisceglie si era concluso con una canzone sulla pace che ha accomunato, insieme al pubblico, cantanti e ospiti di credo diversi. Noa ne è stata protagonista e l’emozione di quella serata rimarrà indelebile nel mio cuore.

Hafez Haidar, Accademico emerito e scrittore

11 settembre 2014

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Echi del Mediterraneo Hafez Haidar

Da millenni luogo di incontro tra genti, culture e religioni, il Mediterraneo è anche teatro di conflitti che minacciano la convivenza pacifica. Oltre il terrorismo e gli echi di guerra, lo scrittore Hafez Haidar ci racconta le storie di donne e uomini, di ieri e di oggi, portatori di messaggi di tolleranza, pace, solidarietà che attraversano questo mare.

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