Gariwo
https://it.gariwo.net/magazine/pulizia-etnica-e-genocidio-nei-balcani/srebrenica-il-dutchbat-diventa-memoriale-11522.html
Gariwo Magazine

Srebrenica, il Dutchbat diventa Memoriale

l'Olanda trasformerà in museo la vecchia base dei caschi blu olandesi

L'Olanda ha deciso di finanziare la ristrutturazione della vecchia fabbrica di accumulatori che dal '93 al '95 è stata la base del Dutchbat, il battaglione dei caschi blu olandesi che avrebbe dovuto proteggere l'enclave musulmana durante la guerra in Bosnia. 

Il progetto del governo olandese prevede la trasformazione dell'edificio restaurato in un Memoriale che accoglierà un'esposizione permanente "sulla presenza internazionale a Srebrenica nel periodo tra il 1993 e il 1995", e cioè quello in cui, nella città posta sotto protezione ONU, le forze di pace olandesi non riuscirono a impedire il massacro di ottomila ragazzi e uomini bosgnacchi da parte delle truppe serbo-bosniache del generale Ratko Mladić. Era l'11 luglio del 1995. 

Oggi, a quasi vent'anni da quel genocidio, si è deciso di raccogliere per la prima volta anche le testimonianze dei soldati olandesi che, come si legge nella presentazione del progetto, reputano indispensabili le proprie storie per una "ricostruzione completa" di quanto avvenne a Srebrenica. 

Non si è fatta attendere la reazione dei sopravvissuti al genocidio. Nonostante diversi veterani olandesi facciano abitualmente ritorno in quei luoghi e mantengano legami con i familiari delle vittime, sono in molti a temere che il tentativo di creare una "narrativa comune" sull'eccidio possa preludere alla riabilitazione dell'operato dei caschi blu olandesi. "Non abbiamo ancora preso visione di tutti gli elementi del progetto”- ha detto Munira Subašić dell'associazione Madri delle enclave di Srebrenica e Žepa a  OsservatorioBalcani e Caucaso - "ma se esso deve essere un pretesto per un'apologia anche parziale dell'operato di Karremans [il comandante del contingente olandese ndr], dei caschi blu o del governo olandese, noi non possiamo sostenerlo in alcun modo. Siamo disposti a collaborare, certamente, ma ciò non toglie che le vittime devono essere i soli controllori di quello che verrà realizzato nel corso del programma".

Il cammino verso la realizzazione del progetto, come prevedibile, parte in salita. È vero, come sottolineano gli esperti del centro Pax, principale curatore della mostra, che l'eccidio è stato una catastrofe anche per l'Olanda e che il Paese si è sempre impegnato a mantenere viva la memoria di quanto accaduto a Srebrenica - a cominciare dalla somma investita nella realizzazione del Memoriale di Potočari. Ma è altrettanto indubbia la responsabilità dei soldati olandesi che, facendo uscire dai propri edifici trecento uomini e ragazzi che lì avevano trovato rifugio, di fatto quell' 11 luglio del '95 li consegnarono ai carnefici. La scoperta nel 2007 di una fossa comune nel compound olandese e la recente sentenza con cui L'Aja ha riconosciuto l'Olanda "civilmente responsabile" della morte di centinaia di musulmani bosniaci hanno contribuito a rendere ancora più difficili i rapporti tra l'Olanda e Srebrenica. Un generoso atto di reciproca comprensione e ascolto sarà necessario per riaprire il dialogo tra veterani e sopravvisuti e condividere ancora l'impegno per la riconciliazione e la giustizia. 

7 ottobre 2014

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!

Contenuti correlati