Maryam Al-Khawaja, attivista del Bahrein e co-direttore del Centro per i diritti umani del Golfo, ha sollecitato le autorità britanniche a denunciare le violazioni dei diritti nel suo Paese che, ha detto, è gestito come una proprietà privata dalla famiglia regnante Al-Khalifa. L'appello è stato lanciato in una conferenza stampa a Londra organizzato da Index on Censorship e dall'Istituto per i diritti e la democrazia in Bahrein (BIRD). L'iniziativa segue l'arresto del presidente del Centro per i diritti umani in Bahrein (BCHR) Nabeel Rajab, accusato di aver lanciato insulti contro le istituzioni del Paese via Twitter.
Il padre di Al-Khawaja, Abdulhadi Al-Khawaja, fondatore del Centro per i diritti umani in Bahrain, sta scontando una condanna a vita dopo aver ricoperto un ruolo di primo piano nelle proteste pro-democrazia nel Paese nel 2001. Secondo Maryam Al Khawaja la pressione di paesi come il Regno Unito e gli Stati Uniti può costringere il governo del Bahrain al rispetto dei diritti umani.
La sorella di Maryam, Zainab Al-Khawaja, l'altro ieri è stata condannata a una detenzione di sette giorni per aver offeso pubblicamente il re Hamad bin Isa Al-Khalifa strappando una sua foto, mentre era in tribunale per le accuse connesse alla sua campagna dei diritti umani.
Maryam l-Khawaja, doppia cittadinanza danese e del Bahrain, è stata di recente rilasciata su cauzione dopo essere stato arrestata all'aeroporto internazionale del Bahrain, mentre cercava di entrare nel Paese per vedere suo padre.