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"Anche le parole possono uccidere"

campagna sociale contro la discriminazione

Realizzata dal settimanale Famiglia Cristiana con il quotidiano Avvenire, la Federazione Italiana Settimanali Cattolici (FISC) e l'agenzia pubblicitaria Armando Testa, "Anche le parole possono uccidere" è la campagna sociale che da venerdì 23 ottobre apparirà sulle testate e i siti dei promotori per sensibilizzare la popolazione sul tema del razzismo e della discriminazione

Patrocinata dalla Camera dei Deputati e dal Senato della Repubblica, l'iniziativa è rivolta soprattutto ai giovani per promuovere una sensibilità nuova e stimolare il cambiamento rispetto all'uso di termini con cui, più o meno consapevolmente, manifestiamo pregiudizi, discriminazione o disprezzo verso il diverso.  

"Negro", "ladra", "ciccione", "terrorista" sono quattro parole che nella campagna si trasformano in altrettanti proiettili capaci di mandare in frantumi i volti di un uomo di colore, di una donna rom, di un giovane sovrappeso, di un uomo di etnia araba. 

Sono le "parole usate come armi" di cui parla il direttore di Avvenire Marco Tarquinio, quelle che vengono in mente quando si discute degli emarginati, degli imperfetti, dei più deboli. “È molto comune essere oggi, nel nostro Paese, oggetto di discriminazione - ha aggiunto Antonio Sciortino, direttore di Famiglia Cristiana -  La cronaca è purtroppo piena di episodi che sembravano scherzi ma sono tragedie. Un giornale, specie se cattolico, non può rimanere inerte, mettere in cronaca l’ennesimo episodio di bullismo, di discriminazione sessuale o di razzismo e passare ad altro". Un tema molto complesso veicolato da una campagna provocatoria, pensata per colpire l'attenzione del target a cui è rivolta. "Il tono della comunicazione è curioso, di impatto, si fa notare, se lo immaginiamo affisso su una locandina in un corridoio scolastico - sottolinea Marco Testa, presidente del gruppo Armando Testa - Il fatto poi che, in questi luoghi, professori ed educatori possano riprendere il tema, discutendone assieme, mi sembra un grande valore aggiunto per cogliere l’occasione e affrontare in modo più esaustivo il tema".

La campagna fa parte di #migliorisipuò, un progetto più vasto cui seguiranno iniziative analoghe. Sostenuta da moltissime organizzazioni non profit, sarà stampata in 30.000 locandine e inviata gratuitamente in 10.000 parrocchie e scuole cattoliche. Sul sito www.famigliacristiana.it è possibile sottoscrivere l'iniziativa e raccontare la propria esperienza in cui ci si è sentiti “discriminati”.

23 ottobre 2014

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