92 le vittime nella capitale norvegese e sulla vicina isola di Utoya, dove era in corso un meeting di giovani laburisti. Questo è il bilancio della strage compiuta il 17 luglio dall'estremista di destra Anders Behring Breivik per mezzo di un'autobomba e di un fucile automatico.
"Tragedia nazionale", l'ha definita il premier norvegese Jens Stoltenberg secondo cui si tratta del più grave crimine commesso nel Paese dai tempi della Seconda Guerra Mondiale. Anche per questo i tribunali norvegesi sono al lavoro per dichiarare il massacro "crimine contro l'umanità", il che consentirebbe di innalzare la pena dai 21 anni attualmente previsti dal codice penale norvegese ad almeno 30 anni.
La stampa internazionale si interroga. In Italia segnaliamo tra gli altri l'articolo di Claudio Magris L'infinita idiozia del Male, in cui l'intellettuale triestino esprime il massimo sgomento per la banalità in senso arendtiano insita nel gesto di un folle. La scrittrice scandinava Asne Seierstad, autrice de Il libraio di Kabul, in un'intervista al Corriere ha ricordato il patrimonio di "apertura e umanità" della nazione norvegese. Gli articoli più recenti del Guardian e di El Pais sottolineano infine la matrice ideologica della strage, perpetrata, forse con l'aiuto di "due cellule", per colpire al cuore la democrazia occidentale giudicata troppo tollerante verso le minoranze religiose e le istanze dei partiti di centrosinistra.
(Foto di DoctorWho)
Norway attacks: Norway's tragedy must shake Europe into acting on extremism (La tragedia norvegese deve scuotere l'Europa affinché agisca contro l'estremismo), di Aslak Sira Myhre, The Guardian, 26 luglio 2011
L'infinita idiozia del Male, di Claudio Magris, Corriere della Sera, 25 luglio 2011
La ultraderecha amenaza Europa (L'ultradestra minaccia l'Europa) di Ricardo Martinez de Rituerto, El Pais, 25 luglio 2011