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"Il Corano non è questo"

le parole di Papa Francesco

“È vero che davanti a questi atti terroristici non solo in Medio Oriente ma anche in Africa, c’è un reazione: ‘Se questo è l’islam mi arrabbio!’. Così tanti islamici si sentono offesi, dicono: ‘Ma noi non siamo questo, il Corano è un libro profetico di pace’. Questo lo capisco. E credo sinceramente che non si possa dire che gli islamici sono tutti terroristi come non si può dire che i cristiani sono tutti fondamentalisti - anche noi abbiamo dei fondamentalisti, in tutte le religioni ci sono questi gruppetti. Ho detto al presidente Erdogan che sarebbe bello condannarli chiaramente, lo dovrebbero fare i leader accademici, religiosi, intellettuali e politici. Così lo ascolterebbero dalla bocca dei loro leader. Abbiamo bisogno di una condanna mondiale da parte degli islamici che dicano: ‘Noi non siamo questo, il Corano non è questo!’. Dobbiamo poi sempre distinguere qual è la proposta di una religione da quello che è l’uso concreto che di quella proposta fa un concreto governo. Tante volte si usa il nome ma la realtà non è quella della religione”.

Sono queste le parole pronunciate da Papa Francesco durante il volo di ritorno da Istanbul. Nei tre giorni di viaggio in Turchia, Francesco ha incontrato il gran rabbino Isak Haleva e un centinaio di giovani profughi provenienti da Siria e Iraq, ha pregato insieme al Gran Muftì Rahmi Yaran sotto la volta della Moschea Blu e ha firmato con Bartolomeo, patriarca di Costantinopoli, una “dichiarazione comune” per ristabilire la piena comunione tra cattolici e ortodossi.

Il pontefice ha anche avuto un colloquio privato con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, durante il quale Francesco ha elogiato Ankara per il suo aiuto umanitario ai rifugiati e insistito sulla necessità che cittadini musulmani, ebrei e cristiani godano dei medesimi diritti e rispettino i medesimi doveri. Su questo punto è intervenuto lo stesso Ergodan, che ha sostenuto l’esigenza di una lotta comune per arginare l'islamofobia. "I pregiudizi si sviluppano fra i mondi islamico e cristiano. Dobbiamo operare insieme - ha ribadito il presidente turco - contro le minacce che pesano sul nostro pianeta: l'intolleranza, il razzismo e le discriminazioni”.

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