La cerimonia (Foto di Gariwo)
Il 25 maggio 2001 si è svolta all’Accademia delle Scienze di Yerevan, in Armenia, una solenne cerimonia per ricordare la figura e l’opera di Giacomo Gorrini, console generale d’Italia a Trebisonda nel 1915 e poi ambasciatore presso la prima repubblica d’Armenia dal 1918 al 1920.
Gorrini è stato insignito del titolo di “Giusto per gli Armeni” per aver denunciato il genocidio e aver contribuito al salvataggio di molti deportati.
Sono intervenuti alla commemorazione:
- l'ambasciatore italiano a Yerevan, Andrea Trabalza, che si è detto onorato di rappresentare un italiano come Giacomo Gorrini
- l'ambasciatore armeno in Italia Gaghik Baghdassarian, che ha ripercorso le tappe della battaglia per il riconoscimento del genocidio armeno da parte del parlamento italiano
- l'on. Giancarlo Pagliarini, che si è fatto promotore della mozione approvata nel novembre scorso dallo stesso parlamento, in cui si invita la Turchia a riconoscere il genocidio e le responsabilità del governo turco dell’epoca.
Pietro Kuciukian, dell’Unione degli Armeni d’Italia, ha presentato la figura di Gorrini e i suoi meriti nei riguardi degli armeni. Come rappresentante del Comitato “La Memoria è il Futuro”, che si propone di ricordare le personalità che sono intervenute contro il genocidio armeno insignendole del titolo di “Giusti per gli Armeni”, Kuciukian ha annunciato l’assegnazione del riconoscimento a Gorrini.
Ulianova Radice, a nome del “Comitato per la Foresta Mondiale dei Giusti”, ha sottolineato l’importanza di ricordare i Giusti che si sono battuti contro i genocidi del XX secolo in ogni parte del mondo, soprattutto per trasmettere ai giovani i valori fondamentali di umanità e di convivenza civile e per creare un ponte di dialogo e di riscatto tra i popoli che hanno subito le persecuzioni e quelli che le hanno perpetrate.
Nel pomeriggio la cerimonia è proseguita nel Museo del Genocidio a Dzidzernagapert (la collina delle rondini), alla presenza del direttore del museo Laurenti Barseghian.
Pietro Kuciukian ha deposto l’urna contenente un pugno di terra tombale di Giacomo Gorrini nel Muro della Memoria, accanto a quella degli altri Giusti, insigniti del titolo negli anni precedenti, come Anatole France e Armin T. Wegner.
Tutta la cerimonia è stata accompagnata dal suono straziante del duduk, lo strumento musicale della tradizione armena.
Nello spirito della costruzione della “Foresta Mondiale dei Giusti”, al termine della cerimonia è stato piantato un albero per ricordare Gorrini, donato dall’associazione “Armenia Tree Project”, che si propone di contribuire alla rinascita dell’Armenia.