Negli anni ’90 le guerre nei Balcani hanno portato alla luce tutte le difficoltà legate alla costituzione di uno Stato multietnico e multinazionale che abbia allo stesso tempo un regime democratico liberale.
Il volume, sorretto da una profonda conoscenza personale di una tormentata realtà geopolitica e guidato da un rigoroso quanto equilibrato esame empirico, prova come sia proprio la mancanza di democrazia a rendere i regimi autoritari incapaci di sviluppare dei reali processi di integrazione in grado di resistere senza tensioni al mutamento dello stesso regime politico, come il caso della Bosnia Eregovina, vittima della violenza etnonazionalista, si presta a dimostrare in modo paradigmatico.