L'immagine simbolo della resistenza a Tienanmen
Continua il silenzio delle autorità sul massacro di piazza Tienanmen del 4 giugno 1989. Il numero delle vittime è ancora coperto dal segreto di Stato.
Si inaspriscono i controlli su attivisti e dissidenti. Sui siti Internet cinesi la censura cancella sistematicamente ogni riferimento alle manifestazioni studentesche e popolari di quei giorni.
Resistono le voci delle Madri di Tienanman, perseguitate dal regime, imprigionate, costrette agli arresti domiciliari, controllate a vista e sottoposte a continue intimidazioni. Guidate da Ding Zilin, il 26 febbraio 2009, in vista dell'anniversario della repressione, hanno rivolto un appello al Congresso del Popolo Cinese per il ripristino della verità e la riabilitazione delle vittime.
Pubblicato in inglese e in cinese Prigioniero di Stato, il libro di memorie registrate e inviate segretamente all'estero da Zhao Ziyang, il segretario del Partito Comunista, oggi scomparso, che intervenne per impedire la repressione e fu epurato dal regime.
Foto Flickr: utente Theredproject