Il gruppo "Beijing Loving Source" che si occupa di AIDS ed è stato fondato dall'attivista cinese Hu Jia è costretto a chiudere a causa delle crescente pressione fiscale del Governo cinese. Lo annuncia la moglie dell'attivista, Zeng Jinyan.
In passato - scrive - Il Guardian - Wan Yanhai, fondatore di un altro importante gruppo di sostegno per i malati di Aids è stato costretto a trasferirsi negli Usa dopo dozzine di telefonate intimidatorie della Polizia.
Non di rado le autorità esercitano i loro poteri d'inchiesta in modo arbitrario, appositamente per reprimere attività considerate sovversive.
Zeng Jinyan annuncia la chiusura di "Beijing Loving Source" sul sito dell'associazione e afferma che non le è possibile dimenticare l'importante lezione appresa nel 2009 con la chiusura del gruppo Gongmeng che offriva sostegno legale e ha seguito alcuni dei casi politici più delicati. L'ufficio tasse di Pechino comminò una multa di 1 milione e 400 mila yuan a Gongmeng per non aver pagato le imposte e così facendo si è messo a tacere il gruppo di attivisti.
Ora - dichiara la donna - l'ufficio tasse sta portando avanti un'indagine fiscale.
Il fondatore Hu Jia sta scontando 3 anni e mezzo di prigione con l'accusa di sedizione per le sue dichiarazioni, punito duramente dal Governo per aver condotto una campagna di informazione su questa malattia.