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Se l'ebreo di un romanzo fa paura agli arabi

articolo di Valentina Colombo

La copertina del libro di Al-Muqri

La copertina del libro di Al-Muqri

Valentina Colombo scrive sulla rivista Hudson di New York: "L’anno scorso lo scrittore yemenita Ali al-Muqri ha pubblicato il suo nuovo romanzo con uno dei più importanti editori del mondo arabo, il libanese Dar al-Saqi. Al-Muqri è noto nel mondo arabo per lo stile elegante (è anche poeta), per la sua ricerca sul passato degli arabi e per il suo impegno a favore delle minoranze del suo Paese. Il suo romanzo precedente, Black Taste, Black Smell, sulla condizione di un gruppo emarginato in Yemen per via della pelle scura, ha ricevuto un’ottima accoglienza presso il pubblico arabo, ma sembra che con il suo ultimo romanzo al-Muqri abbia fatto qualcosa che non va, almeno per quanto riguarda titolo e argomento.

The Handsome Jew (Il bell’ebreo) racconta la storia di Fatima, la colta figlia di un mufti, che si innamora di un ebreo. Ambientato nello Yemen del diciassettesimo secolo, il romanzo tratta della questione della tolleranza tra le religioni e le classi – un centinaio di pagine nelle quali l’autore ha detto solo di aver voluto “rivelare un ricordo nella forma di un’intima storia d’amore che va oltre il disprezzo e l’odio tra classi e religioni." Nessuna ideologia, nessuna polemica politica, ma questo non è bastato a evitare critiche da tutte le direzioni. Basta dare un’occhiata rapida alle recensioni e alle interviste con l’autore nei giornali, programmi satellitari e siti Web arabi per rendersi conto immediatamente che "Il bell’ebreo" non è mai stato considerato un’opera letteraria.

Ad Ali al-Muqri, per esempio, in un’intervista con il quotidiano kuwaitiano al-Awan, è stata posta la domanda: "Perché ha deciso di scrivere un romanzo il cui protagonista è un ebreo e perché ha scelto "Il bell’ebreo” come titolo? ", e inoltre: "Lo scopo del suo romanzo è di 'mettere in buona luce' l’immagine dell’ebreo in un’epoca in cui gli ebrei uccidono i palestinesi nei territori occupati", e ancora "Con il suo romanzo sta cercando di tracciare un distinguo tra l’ebreo arabo e l’ebreo che ha distrotto il mondo per conquistare la Palestina?" Perfino l’intervista nel sito di al-Jazeera contiene domande come: "Il suo romanzo racconta dell’amore tra una ragazza musulmana e un ebreo; non teme una lettura politica condizionata dal conflitto arabo-israeliano?"

Valentina Colombo è docente di Geopolitica del mondo islamico all'Università Europea di Roma e Senior Fellow presso la European Foundation for Democracy (Bruxelles).

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