Nidaa Hassan è un giornalista siriano che si nasconde sotto uno pseudonimo e offre al Guardian i profili dei più importanti oppositori del Paese.

Suhair Atassi, 30 anni, attivista per la democrazia
È stata promotrice di molte manifestazioni in favore della democrazia. È stata picchiata e arrestata diverse volte, l'ultima a marzo durante un sit-in per il rilascio dei prigionieri politici. È membro di un gruppo di attivisti siriani, di cui fanno parte altre donne come Razan Zeitouneh, che twittano e mandano notizie ai media.

Burhan Ghalioun, docente di Sociologia politica all'Università Sorbona di Parigi
Uno dei più influenti intellettuali in esilio, è diventato il volto pubblico delle rivolte attraverso interviste a radio e tv. Sostiene che la leadership debba venire dai giovani, dal basso e che costoro abbiano bisogno dell'aiuto esterno di persone come lui per attirare l'attenzione dei media.

Radwan Ziadeh, 35 anni, capo del Centro per i diritti umani di Damasco, situato negli Stati uniti.
Lobbista dei diritti umani, autore di 13 libri e studente in visita alla George Washington University dove è giunto nel 2007, dopo essere stato minacciato durante un arresto. Monitora le morti e le violazioni dei diritti umani durante le proteste. Ha tentato, con un successo limitato, di unire l'opposizione e gli attivisti con la National Initiative for Change.

Adnan Mohamed, 40 anni, leader emergente nella città di Deera
Un ingegnere il cui fratello, medico e padre di un bambino di sei anni, è stato ucciso nella sparatoria moschea Omari, il 23 marzo in Deraa. Mohamed, con gli altri, ha contribuito a organizzare proteste, formare un comitato locale e a prendersi cura delle famiglie nella città con il più alto numero di morti. Egli è riconosciuto come un buon negoziatore ed è tra coloro che stanno facendo pressione sui membri del Partito di Baath per le loro dimissioni. Più di 200 membri di partito e due legislatori lo hanno già fatto.

Michael Kilo, 69 anni, scrittore cristiano e attivista veterano
KIlo divise l'opinione pubblica con un articolo sul quotidiano libanese As-safiri chiedendo una "soluzione politica" alla crisi piuttosto che un cambiamento rivoluzionario, tuttavia molti lo indicano come qualcuno che può condurre il Paese verso una conclusione pacifica. Kilo ha avuto un ruolo di primo piano nella storia del Paese e per la mobilitazione in favore delle riforme. È stato rilasciato nel 2009., dopo aver trascorso tre anni in carcere per aver sottoscritto la Dichiarazione Beirut-Damasco del 2006, che chiedeva la normalizzazione delle relazioni tra Siria e Libano e la fine della dominazione siriana.

Un blog accreditato da Le Monde pubblica il bilancio della crisi siriana a due mesi dall'inizio delle proteste. Secondo il quotidiano francese Assad" è pronto a tutto per restare al potere".


(Foto: Angencia Brazil)