Gariwo
https://it.gariwo.net/magazine/prevenzione-dei-genocidi/la-giustizia-internazionale-esiste-3003.html
Gariwo Magazine

La giustizia internazionale esiste

l'arresto di Mladic e il messaggio ai tiranni

L'arresto di Mladic segna un importante passo avanti per la giustizia internazionale. Scrive il filosofo Bernard- Henry Lévy sulle pagine del Corriere della Sera: "Come gli organizzatori del genocidio del Ruanda, la maggior parte dei quali sono stati riacciuffati dalla giustizia, Mladic dovrà finalmente, con Karadzic, rispondere dei propri crimini. E il processo che si aprirà avrà conseguenze di una portata più o meno lunga, ma tutte decisive. La prima conseguenza sarà un senso di sollievo per i parenti delle vittime e per i rari superstiti del peggior massacro di massa commesso, sul suolo europeo, dalla fine della Seconda guerra mondiale: senza giustizia non c’è lutto; quindi non c’è consolazione; e la piaga rimasta aperta, indefinitamente riaperta, che fa del sopravvissuto la tomba segreta dei propri morti, il loro fantasma, il loro ventriloquo, costringe al silenzio. La seconda sarà benefica per la Serbia, che viveva con un vuoto di memoria o — è la stessa cosa— con un eccesso di morti sulla coscienza: anch’essa fantomatica, non meno spettrale della Bosnia, sebbene per ragioni rigorosamente contrarie. La Serbia si libera, con la consegna di Mladic, di quella parte di sé che portava come un non-detto, una maledizione, una sgradevole voce interiore, rendendola folle; e che, dopo la caduta di Milosevic, era l’ultimo sintomo di un passato che non passava; ed era, molto più della sua situazione economica e finanziaria, l’ostacolo più serio al suo ingresso nella zona euro e nell’Europa. E adesso? Ebbene, adesso bisogna che la Bosnia entri in quell’Europa di cui essa fu, e resta, uno dei simboli più eclatanti. E dopo la Bosnia, la Serbia. L’arresto di Mladic è poi una pessima notizia per tutti i criminali di guerra, i tiranni folli e gli psicopatici, non più della regione, ma del mondo. Perché, ancora una volta, il messaggio è chiaro. La giustizia internazionale esiste. Ha acquisito, in un tempo record, legittimità e autorità. Se ti chiami al Bashir, Gheddafi o, appunto, Ratko Mladic, puoi sfuggirle per qualche mese, per qualche anno, magari per quindici anni. Ma viene sempre il momento in cui il cerchio si stringe, in cui gli spettri ti raggiungono e arriva l’ora dei conti. Grande e forte lezione delle cose! Mladic sarà condannato per crimini di guerra? Crimini contro l’umanità? O anche, come il suo secondo, Radislav Krstic, per genocidio? Non sono un inquirente né un procuratore. Però tenderei a dire che crimine contro l’umanità sia il termine più adeguato per quello che gli storici, da parte loro, hanno già stabilito. E credo che genocidio sia una parola da usare con estrema prudenza. Ma è la giustizia, e la giustizia soltanto, che deciderà".

Veran Matic , direttore del giornale serbo B92 ha dichiarato alla testata online Osservatorio Balcani e Caucaso: " Il suo arresto era un grande tabù per Belgrado. La sua caccia è stata possibile solo con una particolare condotta psicologica e pratica da parte del governo proprio perché la maggioranza dei cittadini era contraria alla sua estradizione all'Aja. Adesso è importante continuare le indagini a livello locale su chi l'ha protetto e su cosa ha fatto, ma in generale questo porta ad una nuova fase, alla possibilità di stare meglio in Serbia".

(Foto di Ayuto)

13 giugno 2011

Non perderti le storie dei Giusti e della memoria del Bene

Una volta al mese riceverai una selezione a cura della redazione di Gariwo degli articoli ed iniziative più interessanti. Per iscriverti compila i campi sottostanti e clicca su iscrizione.




Grazie per aver dato la tua adesione!

Contenuti correlati