Gao Zhisheng nasce nel 1966 nella provincia cinese del Xinjiang. Di famiglia umile, inizia a lavorare come minatore. Nel 1995 diventa avvocato e decide di aiutare persone che non possono permettersi assistenza legale, arrivando a dedicare a queste cause un terzo della sua attività.
Raccoglie numerose testimonianze di torture subite da cristiani e membri del movimento spirituale Falun Gong. Commosso dalle loro storie, si converte al cristianesimo.
Il primo caso a comportare per l'uomo difficoltà con il regime riguarda un imprenditore perseguitato dalla pubblica amministrazione locale. Vince la causa, ma il successo gli attira le ire dei notabili locali e Gao deve lasciare la provincia di Xinjiang. Si trasferisce a Pechino, dove entra nel novero dei dieci migliori avvocati cinesi. Nel 2005 invia al presidente e al primo ministro cinese una lettera aperta in cui denuncia irregolarità nel processo a un membro del Falun Gong. In questa lettera chiede di “ricostruire la Cina sulle fondamenta della democrazia, della legge e del rispetto della costituzione”. La polizia chiude il suo studio, minaccia di togliergli l'abilitazione professionale e inizia a mettere sotto controllo la sua vita e quella della sua famiglia.
Da allora, Gao Zhisheng è stato più volte incarcerato e condannato alla “rieducazione”. Secondo Amnesty International ha subito le stesse torture riservate dalla dittatura cinese ai membri dei gruppi religiosi che difende. Il pomeriggio del 18 gennaio 2008 una macchina guidata da un uomo a volto coperto ha cercato di investirlo in una strada di Pechino. Gao è scampato per miracolo, buttandosi in un vicolo. Ha poi lanciato uno sciopero della fame “per la restaurazione dei diritti umani in Cina”, cui hanno aderito molti altri dissidenti.
I suoi familiari sono dovuti fuggire prima in Thailandia e poi negli USA, dove hanno ottenuto lo status di rifugiati politici. Anche gli altri aderenti allo sciopero della fame, Hu Jia, Qi Zhiyong, Ma Wendu, Ma Ouyang e Wen Haibo sono stati prelevati dalle proprie case e portati in località segrete.