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RUSSIA: "EPURAZIONE" A RADIO ECO?
Le elezioni in Russia si avvicinano e di conseguenza salgono le tensioni. Grazpom-Media ha licenziato il consiglio d'amministrazione di Radio Eco, la prima stazione libera del Paese, che è molto vicina all'opposizione.
La Radio negli scorsi giorni era stata protagonista di uno scontro molto acceso con Putin, che aveva accusato l'emittente di gettargli "merda" addosso. La società Grazpom - Media controlla il 66% della radio, il restante 34% appartiene ai giornalisti.
Il portavoce di Putin si è affrettato a smentire ogni coinvolgimento con il cambio al vertice del consiglio di amministrazione e le critiche che Putin avrebbe rivolto all'emittente.
In Russia nemmeno MTV è al sicuro: è stato cancellato il programma di una conduttrice che si era schierata a favore delle proteste di piazza. Sul Corriere della Sera Fabrizio Dragosei evidenzia che in un contesto così complesso per Putin c'è la necessità di non "inimicarsi ulteriormente quella componente giovane e urbana dell'elettorato che è già scesa in piazza contro il regime".
UNGHERIA: STOP A KLUB RADIO
Il governo ungherese di Viktor Orbán ha varato una nuova costituzione dell'Ungheria mette un freno alla libertà di stampa e di espressione. Una delle più importanti vittime della repressione è Klub Radio, un'emittente indipendente che viene seguita da 500 mila ascoltatori e monitora la piega antidemocratica del Paese grazie a una redazione di circa 100 giornalisti.
A Klub Radio restano poco meno di un paio di mesi e poi le trasmissioni verranno interrotte per sempre. Le ragioni sono spiegate dal direttore Andreas Arato in una conferenza stampa organizzata dall'associazione AnnaViva: le nuove leggi hanno triplicato il costo delle frequenze e la radio ha perso per un punto soltanto l'asta per continuare a trasmettere dalla sua solita frequenza di Budapest. Durante l'incontro a Milano il direttore spiega che la maggior parte del palinsesto è dedicata all'approfondimento giornalistico. L'asta è stata vinta da una società sconosciuta che si è impegnata a trasmettere musica. La società è nata nel 2011 e ha un capitale di appena 3 mila euro.
Klub Radio ha segnalato il caso al tribunale che ora ha due mesi di tempo per emettere una sentenza. Il futuro di questa voce libera dell'Ungheria è davvero incerto.