Oggi è la Giornata mondiale contro la censura del web. E su questo c'è ancora molto da fare secondo il rapporto di Reporter senza Frontiere. Un anno fa in Medio Oriente sbocciava la Primavera araba soprattutto grazie all'uso massivo di internet, Facebook e Twitter.
Nonostante questo secondo l'associazione il 2011 resterà nella storia come un anno nero per le persecuzioni e gli attacchi alla libertà della rete: ci sono stati cinque morti e più di 200 arresti tra persone che utilizzano internet per diffondere le notizie. Secondo Reporter senza Frontiere per questi giornalisti non sarebbe più sufficiente un giubbotto antiproiettile ma è necessario anche un "kit di sopravvivenza digitale" con cui aggirare le maglie della censura, criptare le informazioni e rendere anonime le comunicazioni
La lista dei Paesi dove la libertà di espressione non è garantita è lunga. Tra loro ci sono il Bahrein, la Bielorussia, Cuba, l'Iran, la Corea del Nord, l'India, l'Arabia Saudita, la Siria.