Colpi di pistola contro la serranda della sua farmacia e contro la sua automobile. È stata l'ultima di una serie di intimidazioni che hanno costretto Maria Carmela Lanzetta, Primo cittadino di Monasterace, (Calabria) alle dimissioni.
Solo nove mesi prima di questi proiettili la sua farmacia era stata bruciata e i suoi familiari erano sfuggiti per poco all'incendio. Ora, desolata, racconta: "Mi hanno distrutto l’anima. Non posso continuare a combattere a mani nude. Mollo perché non sono nelle condizioni di svolgere la mia funzione di primo cittadino. Non solo e non tanto per le minacce e le intimidazioni, ma perché non ho gli strumenti per realizzare ciò che avevo in mente. Lascio perché solo così posso difendere la gente perbene”.
Il sindaco ha "attirato le ire" della mafia solo perché ha cercato di applicare delle banali regole di convivenza civile. Per esempio, ha cercato di far pagare a tutti l'utilizzo dell'acqua pubblica, mandando solleciti e interrompendo il servizio a chi si ostinava a non pagare le bollette dell'acqua.
Le sue dimissioni sono state accolte da molte manifestazioni di solidarietà.