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L'ex leader dell'opposizione ucraina Yulia Tymoshenko in carcere desta preoccupazioni a livello internazionale. La figlia ha lanciato più volte appello per attirare l'attenzione dei mass media sulle condizioni della donna, oggetto di maltrattamenti. 

Presto sull'Ucraina si accenderanno i riflettori: tra poche settimane, l'8 giugno, comincerà il torneo di calcio Euro 2012, organizzato da Ucraina e Polonia. 
Lo sport può diventare un'occasione per fare riflettere sul rispetto dei diritti umani in un Paese che si sta avvicinando all'Unione Europea: la Germania ha minacciato di bloccare l'ingresso dell'Ucraina in Europa e molte voci chiedono il boicottaggio delle partite di calcio in solidarietà con Yulia.


Barroso non ha intenzione di recarsi a nessun evento in Ucraina. Il Ministro degli Esteri italiano Terzi definisce inaccettabile il trattamento riservato alla Timoshenko. Per il presidente della Figc Giancarlo Abete "i grandi eventi sportivi" catalizzano l'attenzione "sulle tematiche sociali dei Paesi che li ospitano". 


Nicola Lombardozzi su La Repubblica spiega che Marina Soroka, portavoce e amica del cuore di Yulia. dichiara di essere contraria al boicottaggio: "Lei è molto contenta di quello che sta succedendo. La solidarietà dei leader politici la commuove ma di boicottaggio non vuole neanche sentire parlare [...]. So quanto si sia battuta per questi europei. Quando era premier ha fatto di tutto per convincere la Uefa. Lei sa bene quanto questi Europei siano importati per la gente e non vorrebbe mai essere causa della fine di un sogno".