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La persecuzione degli albini in Africa

una tragedia dimenticata

In Burundi lo scorso sei maggio una ragazza albina di 15 anni è stata uccisa e poi mutilata. Secondo l'associazione Albini Senza Frontiere 18 bambini sono stati vittime di assasini rituali dal 2008 in questo Paese.



Gli albini in Africa sono discriminati, picchiati, mutilati, uccisi. Queste persone nascono con un basso livello di melatonina che rende la loro pelle bianca, i capelli e gli occhi chiari. Sono costretti a difendersi dal sole e a proteggersi con ancora più forza dalla superstizione e dall'ignoranza. L'Africa è il continente dove c'è la percentuale più alta di albini.


"Tradizionalmente l’albinismo è considerato una maledizione o un tabù in Africa – spiega John Makumbe, professore albino di Scienza politica dell’università dello Zimbabwe e presidente della Zimbabwe Albino Association –. Molti credono che avere un parente albino sia una punizione degli dei nei confronti della famiglia". 


Se si immagina che una donna possa dare alla luce un bambino albino spesso I MEDICI le consigliano di abortire. Gli albini sono emarginati, discriminati, alcune credenze popolare sostengono che un rapporto sessuale con un albino serva ad evitare l'AIDS perciò gli albini sono spesso vittima di stupri. Alcune parti del loro corpo vengono utilizzati per fabbricare pozioni per riti magici. 


Gli albini hanno bisogno di creme solari protettive molto costose, di cappelli e occhiali da sole che molto spesso non sono forniti dai governi.
L'albino africano più famoso è il cantante Salif Keita, la Golden voice of Africa. Anche lui è stato discriminato dalla sua famiglia che ha considerato la sua malattia come un segno di sfortuna.


18 maggio 2012

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