Il bogger
Karim Alimi, 29 anni, era un attivista per i diritti umani, un blogger molto noto sui social network fin dai tempi di Ben Ali. Da giorni si diceva angosciato per le difficoltà della transizione tunisina, ma nessuno si aspettava il suo suicidio avvenuto il 17 giugno per impiccagione.
Per ora la notizia circola con i lanci d'agenzia e non si conoscono ancora le ragioni del gesto. Secondo gli amici il blogger era "preoccupato per quel che accade in Tunisia".
Il Paese nordafricano ha tentato una strada di uscita "rapida" dalla dittatura. Tuttavia le prospettive economiche sono ancora incerte e in questo quadro mutevole si inserisce il problema del fondamentalismo. I militanti salafiti legati ad al-Qaeda nelle scorse settimane hanno messo a ferro e fuoco il Paese attaccando mostre d'arte, tribunali e università.