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La viltà totalitaria del Novecento

in scena grazie a Dario Fertilio

Il Corriere della Sera segnala la pubblicazione della commedia in due atti di Dario Fertilio Concerto per carri armati o l'invasione fraterna della Curonia. Si tratta di una sorta di "danza macabra o di verticale allegoria della morte", quella causata dall'invasione sovietica della Cecoslovacchia con la fine della Primavera di Praga.

Fertilio cita il deposto leader riformista Alexander Dubček chiamandolo Bertolt. Indica chiaramente il Castello della capitale ceca e il parco del re Carlo che vi ha sede. Nell'insieme compone "un gesto militante, un un risarcimento, un atto di resa giustizia e di forte resistenza all'oblio e alla rimozione". 


La scena centrale è una riunione del Partito Comunista di Curonia, che ha luogo mentre entrano in città le truppe della cosiddetta "normalizzazione". I personaggi sono membri del partito che "si muovono e parlano sapendo o non sapendo che il loro destino è già scritto, tuttavia non ancora del tutto consapevoli dell'ineffettualità del loro rito e dei loro discorsi". 


Anche per questo, conclude l'articolo, "le parole che essi pronunciano possiedono una valenza da opera buffa. Noi allora sorridiamo quando [il personaggio] Trescarpe si rivolge così all'elettricista Emanuel: 'Ricordati della lealtà, giovane compagno Emanuel. Soprattutto la lealtà conta. Tutto il resto, alla fine, non paga. [...] Sii leale con il partito, e il partito un giorno si ricorderà di te'". Nella scena conclusiva queste comparse della storia verranno trascinate via dai soldati armati. 

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