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I 6000 ebrei spagnoli

schedati per Himmler

Ricostruire la memoria perduta. È questo lo scopo del libro di Felix Santos Españoles en la Alemania nazi (Endymion, 2012), culmine di un percorso iniziato nel 2010 dopo il ritrovamento di un documento ufficiale da parte del giornalista Jacobo Israel Garzòn.


Tale documento, scoperto nell'Archivio Storico Nazionale di Saragoza, ha permesso di provare la collaborazione di Franco con l'Olocausto, sempre smentita dai vertici spagnoli.
Fina dal 1945 infatti, il regime ha perpetrato una strategia di propaganda volta a cancellare gli episodi che collegavano Franco ai nazisti, creando una sorta di verità storica simulata.


La Spagna franchista aveva certamente osservato importanti fenomeni di salvataggio di migliaia di ebrei, ma il gesto andava attribuito ai singoli consoli o diplomatici che avevano intrapreso queste azioni, non alla linea politica del regime. Non vanno dimenticate le figure di Bernardo Rolland de Miota, Sebastiano de Romero, Eduardo Propper, Julio Palencia, Angel Sanz Briz o Carmen Schrader, proposti dalla Fondazione Wallenberg allo Yad Vashem come Giusti fra le nazioni, per la loro opera di salvataggio degli ebrei dalla deportazione.


Il regime di Franco, come testimonia il documento ritrovato, non seguì però questa linea. Il 13 maggio 1941 tutti i governatori civili spagnoli ricevettero una lettera della Direzione Generale per la Sicurezza, datata 5 maggio, che ordinava la schedatura completa di tutti gli ebrei, nazionali o stranieri, che risiedevano nelle province spagnole. Ogni voce doveva contenere i dati anagrafici degli ebrei, i nomi dei loro familiari, le attività da loro intraprese, le abitudini, le idee politiche e il loro "grado di pericolosità". Pericolosità che, secondo i testi ritrovati "è propria della razza (sefardita) a cui appartengono".


In un anno vennero schedati circa 6.000 ebrei. La lista completa venne consegnata da José Finat Escrivà de Romanì, futuro ambasciatore di Spagna a Berlino, nelle mani di Himmler. Gli sviluppi della seconda guerra mondiale e la mancata entrata in guerra della Spagna a fianco di Hitler impedirono l'utilizzo di tale elenco, sebbene questo fosse già stato presentato a Berlino nella riunione segreta del 20 gennaio 1942 nel palazzo di Wannsee, in cui venne adottata la "soluzione finale".

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