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Ricordare i Giusti e le vittime di Bulgaria

Lettera di Gabriele Nissim al Parlamento di Sofia

La Cattedrale di Sofia, Bulgaria

La Cattedrale di Sofia, Bulgaria

Gabriele Nissim, presidente di Gariwo-la foresta dei Giusti, ha scritto alla più alta autorità del Parlamento bulgaro per proporre la creazione a Sofia di un Giardino in ricordo dei molti bulgari che hanno salvato gli ebrei dalla deportazione. Nissim, inoltre, invita le istituzioni bulgare a mantenere viva la memoria delle migliaia di ebrei di Tracia e Macedonia perite nei capi e delle vittime del totalitarismo comunista. Ecco il testo: 

Gentile On. Ttsetska Tsacheva Dangovska, 



Presidente dell’Assemblea Nazionale Bulgara
Lei forse saprà del grande lavoro internazionale che ho svolto scrivendo L’uomo che fermò Hitler su Dimiter Peshev e il salvataggio degli ebrei bulgari. Ho presentato il mio libro in diversi Parlamenti: all’Associazione Nazionale Bulgara alla presenza del Presidente Yordan Sokolov, alla Camera dei Deputati italiana, nel Bundestag tedesco e nel Parlamento europeo. In particolare, l’ho presentato al Parlamento bulgaro in sessione plenaria dinanzi ai membri del governo e ai deputati bulgari. In quell’occasione ho avuto l’immenso privilegio di ricecevere il prestigioso riconoscimento Madarski Konik, il 4 Novembre 1998 a Sofia. 
Le scrivo perché l’anno prossimo celebreremo il settantesimo anniversario delle azioni di Peshev e dei deputati bulgari che firmarono la famosa lettera che chiedeva la fine della deportazione degli ebrei. Quindi vorrei proporre di svolgere in questa occasione un evento simbolico di primaria importanza nella città di Sofia: l’inaugurazione di un Giardino dei Giusti per ricordare, secondo la migliore tradizione ebraica, Dimitar Peshev, il metropolita Stefan, il metropolita Kiril e tutte le altre persone che fecero tutto quanto era nelle loro possibilità per salvare gli ebrei. Come sa, dedicare alberi alle persone che hanno salvato vite umane durante l’Olocausto è una tradizione ormai radicata nel mondo. In questo giardino, insieme ai Giusti che hanno salvato vite umane nell’Olocausto, sarebbe importante ricordare con una stele anche gli 11.343 ebrei di Tracia e Macedonia che furono deportati e perirono nei lager nazisti. 
Ricordare i Giusti di Bulgaria insieme con le vittime che purtroppo non furono salvate secondo me avrebbe un grande significato morale per l’immagine internazionale della Bulgaria, che potrebbe presentarsi in Europa e nella regione come un Paese attivo per la conciliazione con tutti i Paesi confinanti e intento a sottolineare che il coraggio delle persone può prevenire il ripetersi di genocidi e crimini contro l’umanità. A fianco della stele che ricorda gli ebrei di Tracia e Macedonia sarebbe importante anche inaugurare una stele che ricordi le vittime del comunismo, perché credo sia fondamentale per la memoria futura ricordare le vittime di entrambi i totalitarismi. 
Dobbiamo insegnare alle giovani generazioni i valori della tolleranza e della democrazia e per questa ragione abbiamo bisogno di spiegare loro tutti i crimini perpetrati sia dal nazismo che dal comunismo. Onorevole Presidente, desidero ringraziarla per l’attenzione che dedicherà alla mia lettera e spero che queste mie proposte possano produrre risultati nel suo Paese. Desidero anche informarla del fatto che quest’anno Gariwo, la fondazione che presiedo, ha ottenuto un grande risultato: il Parlamento europeo, il 10 maggio scorso, ha approvato l’istituzione della Giornata europea dei Giusti che si celebrerà ogni anno il 6 marzo. Per quella data sono previste molte iniziative importanti nei principali Paesi europei, quindi sarebbe importante inaugurare per l’occasione un Giardino dei Giusti a Sofia che ricordi, come ho detto, le grandi figure morali che onorano il Paese, come pure i cippi in memoria delle vittime del nazismo e del comunismo. Desidero sottolineare che la data del 6 marzo è molto vicina a quella del 9 marzo, in cui sono ricordati Peshev e il salvataggio degli ebrei. 
Questo può voler dire che dappertutto in Europa durante il mese di marzo potrebbero tenersi attività per ricordare il grande valore dell’azione di Peshev. Per esempio a Milano, su mia richiesta, pianteremo al Giardino dei Giusti di tutto il Mondo un albero dedicato a Peshev e al salvataggio degli ebrei bulgari. 
Come promotore di questa iniziativa vorrei collaborare con il Parlamento bulgaro per celebrare il 6 e il 9 marzo insieme. Infine, sarei felice se il mio libro su Peshev fosse pubblicato in Bulgaria. Come saprà, la prima edizione fu stampata in poche centinaia di copie nel 1998 e il libro non è più disponibile. Penso che la riedizione del volume sarebbe, specialmente in questa occasione, un buon modo di  far conoscere ai giovani e ai Parlamentari bulgari la figura di Peshev.
Con profonda stima



Gabriele Nissim

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