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"Voglio solo tornare a casa"

storia degli armeni siriani profughi a Yerevan

Il numero dei profughi siriani che hanno lasciato la propria casa per fuggire dal conflitto ha raggiunto la soglia del mezzo milione di persone, secondo le stime ufficiali. Turchia, Iraq, Libano e Giordania sono le mete principali degli sfollati. 

C'è però un gruppo particolare, formato dai circa 6000 armeni siriani, che ha trovato rifugio nella terra dei padri, l'Armenia. Le condizioni di vita nel Paese ospitante sono dignitose, e non rispecchiano le immagini dei campi profughi al confine con Iraq o Turchia. 

Il governo armeno ha concesso ai siriani di utilizzare le proprie patenti di guida, di ottenere cure gratuite e di frequentare le università locali, ha consegnato visti e permessi di soggiorno, e si è impegnato ad aiutare i siriani a trovare lavoro in Armenia. Alcuni hanno visto nella "diaspora" degli armeni di Siria la possibilità di realizzare un obiettivo nazionalistico, richiamando gli armeni di tutti i Paesi nello Stato di origine.

Il rischio di questi flussi migratori risiede tuttavia nella possibilità di spezzare in futuro la diversità interna alla Siria. Gli armeni siriani infatti possono facilmente acquisire la cittadinanza del Paese natale, e decidere di non tornare più in patria alla fine del conflitto; in questo modo la Siria potrebbe vedere una delle sue comunità più vivaci diminuire drasticamente.

Tra i profughi però permane il desiderio di tornare ad Aleppo. "L'armeno è la nostra lingua - racconta Noura Pilibosyan, direttore della scuola per gli armeni siriani creata a Yerevan - ma la nostra cultura è siriana". La scuola ospita 250 studenti e riflette l'ambivalenza degli armeni siriani emigrati, che vogliono tornare in Siria nonostante siano stati bene accolti nella loro storica patria.

Alla domanda "Chi sente la mancanza della Siria?" gli studenti risponderebbero all'unisono alzando le loro mani. "Ad Aleppo vedevo la bandiera armena, e volevo andarci, - ha raccontato una bambina - ma quando qui vedo la bandiera siriana, voglio solo tornare a casa".

14 dicembre 2012

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