Per mesi i talebani del Pakistan le hanno tacciate di essere "agenti della CIA", di voler "sterilizzare tutti i musulmani", di "corrompere i costumi delle ragazze". Poi sono passati ai fatti, sparando sulle sei volontarie impegnate in una grande campagna di vaccinazioni contro la poliomelite e uccidendole.
Ora le volontarie antipolio potranno tornare operative solo sotto scorta, il che farà lievitare i costi della campagna sanitaria che avrebbe dovuto coinvolgere 5 milioni di bambini in 3 giorni, salvandoli da rischi di handicap gravi e morte.
I fanatici stanno attaccando il progetto di vaccinazione nazionale da luglio scorso, per ottenere che Washington ritiri il suo sostegno. Prima hanno ucciso un volontario a colpi di pistola, poi hanno ferito un funzionario ONU ghanese, mentre il 22 maggio avevano ottenuto la condanna a 33 anni di reclusione di un medico accusato di avere svolto finte vaccinazioni anti-epatite, "in realtà per individuare il DNA di Bin Laden", ovviamente in combutta con gli Stati Uniti.
La follia del terrorismo islamico ora ha colpito sei donne. Ma non bisogna dimenticare che nella laica Inghilterra, nel 1976, l'inventore del vaccino antipolio Edward Jenner era tacciato da alcuni fondamentalisti cristiani di essere un "agente del diavolo".