Il ventinovenne Shin Dong-Huyk ripercorre i due decenni della sua vita passati all'interno di un campo di rieducazione della Corea del Nord. Nato il 19 novembre 1983 da una coppia di prigionieri sposatisi per volere delle autorità, Shin ha trascorso la sua infanzia lavorando duramente sin dall'età di sei anni, soffrendo la fame e subendo percosse e torture di ogni tipo. Pur non sapendo niente del mondo al di là del filo spinato, all'età di 23 anni - con l'aiuto di un prigioniero più anziano - è riuscito a scappare e, dopo aver viaggiato per mesi, è arrivato in Corea del Sud e ha raccontato la sua storia.