L'ex possedimento inglese appartiene di nuovo a Pechino da 16 anni. Il 1° luglio era l'anniversario della cessione da parte della Gran Bretagna e una folla di cittadini ha commemorato l'evento chiedendo le dimissioni dell'attuale leader Leung Chun-ying, designato dalla Madrepatria cinese, e l'istituzione del suffragio universale.
Infatti a Hong Kong solo il 2% della popolazione partecipa al processo politico e l'amministrazione è nominata da una ristretta élite finanziaria o politica legata a Pechino. Secondo gli organizzatori hanno marciato 430 mila persone, mentre per la polizia i dimostranti erano non più di 98 mila.
Pechino si è impegnata solennemente a permettere libere elezioni a Hong Kong entro il 2020. I residenti dell'ex colonia, ora regione autonoma speciale della Cina, secondo il New York Times si sentono però frustrati perché vedono pochi segni di cambiamento.