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Navalny in corsa alle elezioni di Mosca

Aspettando il voto di domenica 8 settembre

Il termometro della dissidenza russa passa per Mosca. Domenica 8 settembre infatti si terranno le elezioni per il sindaco della città, con un protagonista d’eccellenza: il blogger Alexei Navalny.

Il più grande avversario di Putin - emerso dalle proteste del dicembre 2011 - è sceso in campo tra candidati dell’opposizione come il comunista Ivan Melnikov, il rappresentante del Partito Liberale Democratico Mikhail Degtiarev, quello del Partito Yabloko Sergei Mitrokhi e il leader di Russia Unita Nikolai Levichev.

Il favorito per la poltrona di primo cittadino è tuttavia il sindaco uscente Sergei Sobyanin, 55 anni, siberiano, in politica da prima del crollo dell’Unione Sovietica, uomo forte di Medvedev prima e di Putin poi.

I sondaggi vedono Sobyanin al 58% - mentre Navalny sarebbe fermo al 18% - ma i volontari del comitato elettorale del blogger sono fiduciosi e puntano ad arrivare al ballottaggio. “Al secondo turno, tutto cambierà - ha dichiarato lo stesso Navalny - perché questo distruggerebbe l’immagine di loro ‘molto grandi’ e noi ‘molto piccoli’”.

La battaglia degli ultimi giorni è contro l’astensionismo, dato al 20% dai sondaggi, l’indifferenza per la politica e l’informazione controllata da Putin. Navalny la combatte con una campagna innovativa, fatta di porta a porta, comizi e dialogo con le persone nelle strade e nelle uscite della metropolitana.  

Per la prima volta le autorità tollerano la partecipazione alle elezioni di un oppositore potenzialmente in grado di catalizzare il voto di protesta. Questo fatto tuttavia non preoccupa Sobyanin: la presenza di Navalny potrebbe diventare il suo “alibi democratico” per darsi legittimità.

L’avvocato dissidente resta ottimista “Vogliamo vincere - ha dichiarato - Se divento sindaco di Mosca il sistema Putin crolla”. Fatto certamente improbabile, ma gli esperti concordano nel dire che, comunque vada, per Navalny sarà una vittoria - nonché l’occasione per affermarsi come leader dell’opposizione.
A meno che non debba tornare in carcere: condannato a luglio a 5 mesi di carcere per appropriazione indebita, il blogger è in attesa del giudizio d’appello.

6 settembre 2013

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