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Il nazista più ricercato si trova a Damasco?

Alois Brunner eseguirebbe gli ordini anche di Assad

Nel 1987 il giornale americano Chicago Sun-Times pubblicava un articolo intitolato "Macellaio nazista rifugiato in Siria", dove si raccontava la storia di Alois Brunner, massacratore di oltre 128.000 ebrei durante il nazismo, che era stato molto ben accolto dalla famiglia di Assad. 
60 noti criminali nazisti sono ancora in vita

Il 24 luglio di quest'anno la rivista Foreign Policy ha ripreso questa notizia, approfondendola dopo la denuncia del Centro Simon Wiesenthal che Brunner sarebbe ancora vivo e soggiornerebbe presso un hotel a Damasco. Il Centro Wiesenthal ha da poco lanciato la campagna "Tardi, ma non troppo" per cercare di consegnare alla giustizia gli oltre 60 noti criminali nazisti ancora ricercati prima della loro dipartita (potrebbero essercene di più che vivono sotto falso nome o non sono stati scoperti per altri motivi).

I governanti della Siria hanno impiegato le armi chimiche contro i civili, hanno assaltato villaggi inermi, hanno incarcerato dissidenti e pacifisti e torturato bambini, ma pochi finora sapevano che Assad padre aveva incaricato Alois Brunner di addestrare i servizi segreti siriani sul modello della Gestapo, e che per questi servigi gli pagava un servizio permanente di guardie del corpo. 

Arrestato come spacciatore, rilasciato perché carnefice nazista

Brunner non si è mai pentito. Ai reporter del Chicago Sun-Times aveva detto al telefono: "Tutti [gli ebrei che ho eliminato, ndr] meritavano di morire perché erano agenti diabolici e spazzatura umana. Non ho rimorsi e lo rifarei". Nel 1989, sotto il falso nome di Georg Fischer, era riuscito a sfuggire alla cattura da parte della Stasi, che avrebbe dovuto portarlo alla sbarra nella Repubblica Democratica Tedesca. Altri tentativi di fermarlo, con mezzi non sempre legali, comprendono l'invio di lettere bomba sia da parte francese che da parte israeliana. In seguito a questi attentati Brunner ha perso la vista da un occhio e alcune dita. Una volta subì un arresto nella stessa Siria, perché la polizia lo credeva uno spacciatore di droga. Una volta accertato che era un ex aguzzino nazista, la decisione - apparentemente folle, in realtà dettata da complicità - fu di rilasciarlo
Alcuni hanno ipotizzato che il criminale, che oggi avrebbe 101 anni, sia morto, ma al Centro Wiesenthal dicono che è importante insistere fino alla fine nel tentativo di scovarlo e consegnarlo alla giustizia. Brunner, il secondo nella linea di comando capitanata da Adolf Eichmann, è responsabile della deportazione degli ebrei di Salonicco, Vienna e altre città europee. 

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